Fu costruita tra il 1957 e il 1960 lungo il corso del torrente Vajont. Il disastro del Vajont si verificò, invece, il 9 ottobre 1963, quando una frana si staccò dal monte e precipitò nel bacino provocando un'onda che superando la diga distrusse il paese sottostante.

E' una cima delle Dolomiti friulane. Frutto dell'erosione della roccia, è una guglia di unica bellezza alta 300 metri e con una base di 60 metri. Molto famosa tra gli amanti dell'alpinismo, è nota anche come "l'urlo di pietra", scalata per la prima volta nel 1902.

Lago di origine artificiale in Valcellina, a 402 metri di altitudine; creato nel 1954 per lo sfruttamento dell'energia idroelettrica. È molto conosciuto sia per i colori tra il verde e il celeste, sia come centro per gli sport come windsurf, vela, motonautica e pesca sportiva.

In queste pozze di acqua cristallina ci si può tuffare: le trovate lungo il sentiero che porta al lago del Ciul. Le pozze smeraldine sono state inserite anche nel volume "Wild Swimming Italy".

Sede di uno dei più importanti poli sciistici del Friuli-Venezia Giulia. Dalla cima si vede un panorama che abbraccia quasi tutta la Carnia: sono facilmente riconoscibili le cime delle Dolomiti Pesarine, e, a Nord, gran parte della Catena carnica.

Negli anni '60 è stata la prima stazione sciistica italiana a dotarsi di un sistema per la neve artificiale. Ha ospitato, inoltre, l'arrivo della quattordicesima tappa Giro d'Italia del 1998, in cui si vinse Marco Pantani.

In questa meravigliosa grotta subacquea ha origine l'omonimo torrente. Il nome deriva dal friulano Gorc che significa abisso. La sorgente è una delle più profonde mai esplorate al mondo. Nel 2008 lo speleonauta Luigi Casati raggiunse la profondità di -212 metri, limite finora imbattuto.